Politiche: Lo sviluppo delle rinnovabili tra gli obiettivi della nuova Strategia Energetica Nazionale

La Strategia Energetica Nazionale (SEN) è il documento attraverso il quale l’Italia si dota di obiettivi di sicurezza, di qualità, di indipendenza e di economicità nel settore dell’energia in stretta sinergia con temi di carattere ambientale. L’aggiornamento del documento, in consultazione pubblica, è stato scritto dal Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente e con il coinvolgimento del Parlamento. Si punta a migliorare la competitività del Paese, riducendo il gap di prezzo e costo dell’energia rispetto al resto dell’Unione europea e assicurando che la transizione energetica di lungo periodo (2030-2050) non comprometta il sistema industriale italiano ed europeo a favore di quello extra-UE. Si vogliono inoltre raggiungere gli obiettivi di de-carbonizzazione al 2030 oltre che continuare a migliorare la sicurezza di approvvigionamento e la flessibilità e sicurezza dei sistemi e delle infrastrutture.

  • Sviluppo delle Rinnovabili

Tra le priorità di azione identificate dalla nuova SEN vi è lo sviluppo delle rinnovabili.

Ad oggi l’Italia ha già raggiunto gli obiettivi previsti per il 2020. Nel 2015 l’energia prodotta da fonti rinnovabili copriva i consumi complessivi per il 17,5% rispetto ad un target, fissato per il 2020, del 17%, che sale al 27% per il 2030. Un obiettivo ambizioso ma perseguibile se si ottimizzano gli interventi e gli investimenti per un’azione sinergica e coordinata su tutti i settori considerati:

  • Rinnovabili elettriche: target del 48% – 50% al 2030 (33,5% nel 2015)
  • Rinnovabili termiche: target del 28% – 30% al 2030 (19,2% nel 2015)
  • Rinnovabili trasporti: target del 17% – 19% al 2030 (6,4% nel 2015)

 

  • Le Rinnovabili elettriche

Fino al 2020 l’obiettivo rimane quello di continuare a promuovere nuovi investimenti attraverso premi incentivanti sulla produzione quali le aste competitive e adottando un approccio di neutralità tra tecnologie con strutture e livelli di costi affini, su cui è utile stimolare la competizione. Per i piccoli impianti e soprattutto per tecnologie particolarmente innovative si dovrebbe fare ricorso a regimi di aiuto differenziati.

A partire dal 2020, con il raggiungimento della maturità tecnologica ed economica, i meccanismi di supporto alle rinnovabili evolveranno dagli incentivi diretti alla produzione a politiche abilitanti, ovvero interventi che facilitino gli investimenti, eliminino rigidità regolatorie e procedurali e consentano a cittadini ed operatori economici di effettuare le proprie scelte di approvvigionamento elettrico senza eccessive difficoltà organizzative e finanziarie.